Travirovesce

Nel 1994 Maddalena Scardi e Caterina Inesi hanno formato a Roma la Compagnia TRAVIROVESCE, che svolge una ricerca sia nel campo della didattica, sia in quello della creazione coreografica.
A Roma TRAVIROVESCE, ha iniziato l’attività con l’appoggio di alcuni Centri Sociali come EX SNIA VISCOSA, HAI VISTO QUINTO,  BRANCALEONE e RIALTO OCCUPATO, che hanno messo a disposizione i loro spazi e si è avvalsa della collaborazione, oltre che di danzatori, di artisti di vario genere come attori, musicisti, compositori, scrittori, artisti visivi.
TRAVIROVESCE ha vinto il PREMIO ENZIMI del Comune di Roma nel ‘96 con “ANISOTROPICAMENTE”, nel ’97 con “G.E.D.CO.C.S.” ottenendo la possibilità di realizzare lo spettacolo “X-TREME REVENGE 4” nell’ambito della manifestazione “TUTTE MOSSE” al centro Petra Lata di Roma; è stata nel ‘99 una delle quattro Compagnie che hanno dato vita, sempre nell’ambito di Enzimi, alle serate “URBAN PERFORMANCE” (mostra di video e foto di danza, performance di improvvisazione, musica dal vivo e piece teatrali).

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1997 con G.E.D.CO.C.S.

Bad History

Sean Tuan John è un moderno cantastorie. Racconta della vita dei teenagers cresciuti nelle periferie industriali del Galles, traendo storie dalla sua stessa esperienza. La scrittura scenica di Sean Tua John combina elementi della cultura pop, l’estetica trash, brandelli di commedia psicologia con un’indiscutibile energia espressiva che attinge al teatro e alla danza.

di e con sean tuan john
musica originale steve day
collaborazione alla regia bert van gorp

Festival 1997Sean Tuan John

Satel.lits Obscens

Il lavoro di Marcel.lí Antúnez Roca è frenetico, a volte raccapricciante, dove l’energia umana è la vera protagonista.
L’artista tende a coinvolgere lo spettatore nelle sue performance corporali-virtuali che attingono alla sua cultura di origine dove religione, sesso, sangue sono temi trattati con passionalità, ridondanza, esibizionismo chiassoso, teatralità cialtrona, al limite dello scherno.
Insieme al gruppo dei giovani attori che hanno partecipato al Corso di Alta Formazione svoltosi presso il centro villa Nappi, compone uno spettacolo-evento che analizzerà ironicamente le tematiche dei riti-cerimonia utilizzando una serie di azioni simboliche, il tutto teso alla riscoperta di una cultura del corpo fisico che si fonde con l’esplorazione telematica del corpo virtuale.

di Marcel.lí Antúnez Roca
con la partecipazione di Maria margherita ciaciorna, davide d’antonio, oscar de summa, sandra enel, silvia ferreri, simona lisi, paola maccario, lucia mascino, veronica melis, pietro micci, anna romano, mario ruggeri, giuseppe sollecito, antonio tagliarini, ilaria zedda

Festival 1997Marcel.lí Antúnez Roca

Teatro Tattoo

Mladen Materic ha creato la compagnia Teatro Tattoo a Sarajevo, dove assieme ad altri artisti ha fondato OBALA Scena Aperta, una “Casa del Teatro” dove era possibile realizzare progetti di ricerca innovativi. Nonostante le difficile condizioni produttive OBALA divenne un punto di riferimento non solo per gli artisti che avevano la possibilità di lavorarvi, ma anche per il pubblico.
A seguito delle dolorose vicende belliche che hanno, in larga parte, arrestato la vitalità artistica e culturale di Sarajevo, la compagnia Teatro Tattoo continua la propria ricerca in Francia al Teatro Garonne di Tolosa.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1997 con Le petit spectacle d’hiver

Le petit spectacle d’hiver

Il Teatro Tattoo ha elaborato un linguaggio teatrale particolarissimo, una drammaturgia basata sulla sottrazione verbale dove l’azione è l’elemento fondamentale dell’espressione teatrale. Il mondo che Mladen Materic mostra nei suoi spettacoli è fatto di piccoli gesti quotidiani dove la poesia prende avvio degli oggetti consueti, dall’inutilità delle parole, dal silenzio che avvolge azioni comuni rendendo le misteriose e leggendarie.

regia mladen materic
con jelena covic, thierry dussout, nathalie hauwelle, haris resic, tihomir vujicic
scene mladen materic
luci jean-luc lhuillier, mladen materic
suono sophie constantin
musica haris resic
costumi odile duverger
assistente alla regia vesna bajcetic
allestimento pierre dequivre, christian toullec, denis viel, frederic jean
direttore di scena christian toullec
direttore di produzione jean-luc lhuillier

Festival 1997 – Teatro Tattoo

Focus on L

Rebecca Moore G si ispira ai disegni di anatomia, ai testi, ai dipinti, alle macchine; ne trae una riflessione sulla meccanica dei corpi, sulla levità e leggerezza delle forme fisiche che sfidano le leggi della gravità.
L’analisi del particolare, del movimento frammentato che si riconduce ad unità, l’espressività dei corpi, la bellezza interiore, ieratica delle figure, il dinamismo e l’immobilità, infine la ricerca di una verità che imprendibile sfugge ad ogni movimento, sono gli elementi che costituiscono la trama di una spettacolo compiuto dove emerge la perfetta armonia del gioco tra le interpreti e l’integrazione di musica, immagini, testi e movimenti.

regia e coreografia rebecca murgi
con rebecca murgi, cristina rizzo
voce alessandra tomassini
immagini donatella discepoli
musiche originali francesco pirro
disegno luci paolo manti
costumi stefania mazzei
collaborazione ai costumi giuditta chiaraluce, luciano piattella
direttore di palcoscenico mauro marasà
elettricista virginia manoni
coproduzione associazione inteatro di polverigi, progetto tdey ard con il contributo dell’unione europea programma caleidoscopio, tee teatro stabile delle marche, in collaborazione con eddc arnhem, die werkstatt dusseldorf, teatro alfieri di montemarciano

Festival 1997Rebecca Murgi

Deliverance

In Deliverance il corpo è protagonista assoluto, oggetto espropriato, martoriato, offeso, luogo di malattia e di morte ma anche strumento di riappropriazione della propria identità ed unicità. Il teatro di Ron Athey È rudimentale e autentico, mezzo di comunicazione piatto e realistico, rito sociale originario, cerimonia di appartenenza a quella body modification community prodotto metropolitano estremo generato da nuove emarginazioni.

ideazione, testo, regia di ron athey
con ron athey, darryl carlton, crystal cross, myers rifkin pigpen, brian murphy, russel mcewan, theresa saso
violino julie fowells
co-regia julie tolentino
costumi ron athey, kristine hulstrom
mantello dell’eunuco leigh bowery (con il permesso di nicolas bowery)
musica originale composta e arrangiata da brandy dalton
tour manager chelsea iovino

Festival 1997Ron Athey

Ron Athey

Ron Athey è un artista e performance artist statunitense, il cui nome è spesso collegato al movimento della body art e performance art degli anni ’80 e ’90. Il lavoro di Athey esplora spesso le relazioni tra desiderio, sessualità ed esperienze traumatiche. I suoi lavori includono spesso aspetti del S&M con l’intento di mettere a confronto idee preconcette riguardanti il corpo in relazione con la mascolinità e con l’iconografia religiosa.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1997 con Deliverance

Il Milione

Nel Milione, ballata su Venezia con musiche dal vivo i brani originali composti appositamente dai Pitura Freska, si racconta la storia di terra di confini e vicinanze, di diffidenza e generosità, the business e di ignoranza soprattutto di gente presuntuosa che vorrebbe distinguere il mondo tra “nostrani e foresti”.

di Marco Paolini
con la collaborazione di francesco niccolini
con marco paolini
contributi musicali dal vivo stefano olivan, francesco corona, davide pezzin
scenografia, scultura e sipario graziano pompili
luci paolo rodighiero
contributi musicali registrati paki zennaro, pitura freska
allestimento spazio, scena, luci e fonica alberto artuso, silvio martini

Festival 1997Marco Paolini / Compagnia Moby Dick