Camminare in uno spazio tra linee

Camminare in mezzo ad uno spazio fra linee è uno tsubo: uno dei 361 punti localizzati sul derma e collegati attraverso il sistema neurovegetativo a uno o più organi interni, in quel tessuto di terminazioni nervose che è il corpo umano.
Camminare in mezzo ad uno spazio fra linee si trova tra il primo e il secondo dito del piede, al principio del canale del fegato.
Il fegato é un generale ben organizzato, un maestro illuminato che dirige la distribuzione delle idee e sottomette l’energia in eccesso.
Se lo spirito non può essere udito con le orecchie allora esso non può essere espresso con la bocca; soltanto il corpo può esprimere tutto ciò che può essere considerato.
Per una sospensione del tempo.
Per una condivisione di pratiche collettiva. Per una contaminazione della presenza. Per un farsi corpo.
Esercizi di linkaggio:
spazio compreso tra 4 colonne / Apollo / far marciare / infanti paffuti / maestro e allievo

azione performativa site specific e time specific ricerca parte del progetto “Benvenuto Umano”

Concept e regia Francesca Pennini
Dramaturg Angelo Pedroni
Co-produzione CollettivO CineticO, Inteatro Festival

Festival 2017CollettivO CineticO

CollettivO CineticO

CollettivO CineticO nasce nel 2007 ed è diretto della coreografa Francesca Pennini in collaborazione con il dramaturg Angelo Pedroni ed oltre 50 artisti provenienti da discipline diverse. La ricerca del collettivo indaga la natura dell’evento performativo con formati al contempo ludici e rigorosi che si muovono negli interstizi tra danza, teatro e arti visive.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 2017 con Camminare in uno spazio tra linee, del 2018 con Shibari e How to destroy your dance e del 2023 con O+< Scritture viziose sull’inarrestabilità del tempo

Azioni

Qualcuno è disposto a fare qualcosa? E che cosa?
Sono le domande che lancia Azioni, nuovo lavoro di Yan Duyvendak e Nicolas Cilins, che tratta il tema dell’esclusione e dei rapporti che esistono tra l’arte, l’attivismo e i cambiamenti sociali in un momento in cui i valori delle nostre democrazie europee sembrano dissolversi. Azioni non può dirsi uno spettacolo. È piuttosto un dispositivo scenico di tipo documentario che sovverte le attese e coinvolge gli spettatori al fine di rispondere alla violenza e all’urgenza della nostra realtà politica. È un’esperienza dalla quale non si può uscire indifferenti.
Azioni è un progetto di cooperazione, che ha coinvolto attivamente, nella versione che si realizza ad Ancona, le cooperative IRS-Aurora, Cooperativa La Gemma e Associazione FreeWoman attive sul territorio regionale per i diritti e l’integrazione dei migranti.
Il progetto è articolato in un percorso laboratoriale condotto da Yan Duyvendak e Nicolas Cilins rivolto a un gruppo di migranti residenti sul territorio marchigiano e volto alla preparazione della loro partecipazione nel ruolo di “protagonisti” dell’intervento. Il laboratorio sarà altresì aperto a volontari attivi nell’ambito dell’accoglienza, agli esponenti delle associazioni e ad alcuni rappresentanti delle istituzioni locali.
Il risultato del percorso laboratoriale si svolgerà sotto forma di assemblea circolare dove i partecipanti al workshop e gli spettatori saranno chiamati a esprimersi e interrogarsi sulla complessità della situazione locale relativa all’accoglienza e all’integrazione. L’obiettivo è quello di diventare agenti del cambiamento, del dialogo e di prendere posizione rispetto a questioni specifiche e a possibili azioni da compiere collettivamente o individualmente.

Azioni è un progetto realizzato con il sostegno di ‘MigrArti Spettacolo’ promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con l’obiettivo di consolidare il ruolo dello spettacolo nella formazione e rappresentazione delle identità culturali, nella loro contaminazione e nel contrasto alle discriminazioni.

Di Nicolas Cilins, Yan Duyvendak, Nataly Sugnaux Hernandez
Produzione Dreams Come True
Coproduzione far° Nyon, La Bâtie – Festival de Genève, Marche Teatro/InTeatro Festival
Con il sostegno di Ville de Genève; République et canton de Genève, Pro Helvetia Fondation suisse pour la culture, Ville de Versoix, Stanley Thomas Johnson Foundation, Fondation Leenaards, Fondation sesam, Fondation suisse des artistes interprètes SIS, CORODIS, Loterie Romande
Con il contributo di Istituto Svizzero Roma
Progetto realizzato nell’ambito di MigrArti Spettacolo 2017 del MiBACT
in collaborazione con le cooperative IRS-Aurora, Cooperativa La Gemma e Associazione FreeWoman

Festival 2017 – Yan Duyvendak, Nicolas Cilins, Nataly Sugnaux

Nataly Sugnaux Hernandez

Nataly Sugnaux Hernandez, dopo gli studi in Arti Decorative e Belle Arti a Ginevra, sviluppa una propria ricerca nel video realizzando principalmente documentari e piattaforme applicative d’animazione. Svolge inoltre attività di produzione e diffusione per diversi artisti, emergenti e non.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 2017 con Azioni

Nicolas Cilins

Nicolas Cilins ha studiato arti visive a Villa Arson (Nizza) e performance alla HEAD di Ginevra. La sua ricerca documentaria si sviluppa attraverso svariate forme: fotografia, performance, scultura, installazioni.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 2017 con Azioni

Nagarika

Nagarika (che in sanscrito significa ‘dimensione di civiltà) è un’installazione multimediale e interattiva, un sistema d’informazione integrato che propone un’immersione nelle tradizioni indiane legate al corpo, al movimento e alla loro rappresentazione scenica.
Da molti anni, Attakkalari svolge una ricerca nell’insegnamento delle tradizioni indiane dello spettacolo dal vivo. Nozioni legate alla creazione della conoscenza e alla sua condivisione, al trasferimento di sensibilità estetiche e al processo di formazione della gestualità, allo studio delle linee corporee e del movimento intesi come simboli culturali, così come il ruolo della respirazione e della musica sono al centro di questa indagine. Seguendo la filosofia di fondo di Attakkalari “Saggezza Fisica Tradizionale, Innovazione e Tecnologia”, Nagarika si pone come strumento – in India unico nel suo genere – di condivisione dell’informazione in maniera accessibile e coinvolgente, proponendo una ricca selezione di video accompagnati da informazioni utili alla loro contestualizzazione. Il progetto è frutto di anni di ricerca e documentazione del direttore artistico di Attakkalari, Jayachandran Palazhy, che ha lavorato per Nagarika insieme a Kunihiko Matsuo, esperto di architettura dell’informazione e a Christian Ziegler per lo sviluppo del digital design.

Festival 2017Attakkalari

Bhinna Vinyasa

BHINNA VINYASA è una creazione del coreografo indiano Jayachandran Palazhy per gli straordinari danzatori dell’Attakkalari Repertory Company.
Mappando frammenti di sogni, desideri, speranze, realtà difficili, mutazioni ambientali, migrazioni, Bhinna Vinyasa conduce lo spettatore attraverso un’esperienza intensa. Facendo riferimento agli antichi concetti dell’ātman (anima individuale) e del paramātman (anima universale) e ai rapporti che germinano in un “futuro post-umanistico, in cui il mondo si è arricchito di una molteplicità di agenti non umani”, lo spettacolo esplora l’idea del sé attraverso un continuo divenire e dissolversi in cui le coordinate di spazio e tempo si mostrano duttili.
Bhinna Vinyasa può essere descritto come un ‘regno di configurazioni mutevoli’. Esplora viaggi metafisici indotti da forze interne ed esterne che conducono a cambiamenti profondi nella vita dei singoli e delle comunità. Immagini dall’arte e dalla letteratura si fondono con ricordi di esperienze vissute in cui gli archetipi, il quotidiano e l’immaginario si amalgamano in un’esperienza immersiva.
Mixando paesaggi elettroacustici, che sono la sua firma sonora, a elementi di musica carnatica dell’India meridionale, il compositore tedesco Martin Lutz ha creato una partitura sonora stratificata, provocatoria e al tempo stesso affascinante. Il dramaturg Andrés Morte ha lavorato sul piano narrativo in rapporto al linguaggio performativo e sui  riferimenti interculturali per rendere questa creazione comprensibile anche a un pubblico non indiano. Il media artist Luca Brinchi e il light designer Shymon Chelad hanno creato un paesaggio di immagini evocative, suggestive e in continua metamorfosi.

Gli elementi sonori e quelli visivi esplorano una sorta di immobilità che evoca un silenzio e una chiarezza potenti. Gli artisti rompono definitivamente ogni barriera di forma e genere, per una performance di grande bellezza. [Deccan Herald]

direzione artistica Jayachandran Palazhy
coreografia Jayachandran Palazhy e Attakkalari Repertory Company
danza Meghna Nambiar, Sylvester Mardi, Hema Bharathi Palani, Parth Bharadwaj, Anindita Ghosh, Snigdha Prabhakar
dramaturg Andrés Morte Terés
musica dal vivo e sound design Martin Lutz
digital design Luca Brinchi
collaborazioni musicali K.R.V Pulkeshi, Balasubramanya Sharma, P. Janardhana
disegno luci Shymon Chelad / Andrea Narese
supporto tecnico Niranjan Gokhale, TransMedia Technologies
rehearsal direction Hema Bharathy Palani
costumi Aloka Gloria D’souza
coproduzione Attakkalari Centre for Movement Arts Bangalore, Fondazione Fabbrica Europa
in collaborazione con Teatro della Toscana / CSRT Teatro Era, Pontedera;
Inteatro Festival / Marche Teatro – Ancona, Teatro Franco Parenti – Milano
Piemonte Dal Vivo
con il sostegno di Ministero della Cultura (Governo dell’India), Goethe Institut/Max Mueller Bhavan Bangalore, TNQ Pvt. Ltd., Norwegian Ministry of Foreign Affairs Norwegian Embassy (New Delhi)
con il patrocinio dell’Ambasciata dell’India a Roma

Festival 2017 Attakkalari

Attakkalari Centre for Movement Arts

Fondata nel 1992, Attakkalari è un ente pubblico registrato composto da artisti di diverse discipline per contribuire alla creazione di contesti per le arti del movimento contemporanee. Attakkalari ha facilitato lo sviluppo di un programma potenziato ed esteso che include piattaforme nazionali e internazionali per lo scambio e le prestazioni; Movimento strategico e sviluppo delle arti digitali; Ricerca e documentazione; nuove opere di performance del Repertorio Attakkalari; un Diploma in Movement Arts e Mixed Media; e programmi di educazione e sensibilizzazione. Come organizzazione ombrello, Attakkalari offre una leadership dinamica e rende un intervento strategico per stimolare la crescita di una vivace scena contemporanea delle arti dello spettacolo nel paese.
Un obiettivo chiave del Centro è demistificare la forma d’arte, rendendola accessibile a tutte le fasce della società. Attakkalari collabora con artisti video e digitali, compositori, musicisti e coreografi di tutto il mondo e funge anche da centro di risorse per artisti giovani e emergenti provenienti da altre parti del mondo che sono interessati alla cultura indiana, all’estetica e agli idiomi del movimento.
La missione di Attakkalari è quella di diffondere la portata delle arti performative contemporanee e rendere la danza una valida opzione di carriera per i giovani. Lavorano per dare potere ai giovani artisti dando loro gli strumenti e la formazione necessari che consentiranno loro di creare nuove espressioni fisiche legate alle loro esperienze, ricordi e pensieri. Le produzioni di danza della compagnia articolano dilemmi umani e idee socialmente rilevanti attraverso un linguaggio performativo contemporaneo. Attraverso i nostri programmi di sensibilizzazione lavoriamo con tutte le comunità, tagliando trasversalmente le barriere culturali ed economiche, rafforzando la nostra visione di una società laica e pluralista.
Attakkalari è supportato da The Royal Norwegian Embassy, ​​Sir Ratan Tata Trust e il Dipartimento di Cultura, Government of India.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 2017 con Bhinna Vinyasa e Nagarika

Trikonanga

Trikonanga esplora le connessioni tra la danza contemporanea, la corrente neo-classica Bharatanatyam e il balletto, attraversandone i vari stati emotivi. Mettendo in connessione le tre regioni centrali del corpo – testa, ombelico e piede – il movimento di Hema viene a formare tracce triangolari nel corpo e nello spazio. Facendo riferimento al concetto di navarasa (nove stati emotivi) proprio delle forme classiche di danza Indiana, Trikonanga incarna i nove passaggi che utilizzano i tre principali meccanismi della messa in scena – angika abhinaya (espressione fisica), vaachika abhinaya (espressione orale) e saatvika abhinaya (espressione emotiva interna).

coreografia e danza Hemabharathy Palani
musica Yannick Rayne
luci Pipon
costume Aurelia Lyon & Nicole Murru
coproduzione Attakkalari Biennial 2013 & Ballet National De Marseille, France (Open Studio, 2013)

Festival 2017 – Hemabharathy Palani

Hemabharathy Palani

Coreografa e danzatrice che vive e lavora a Bangalore, Hemabharathy Palani è uno dei talenti più promettenti della danza indiana. Conosciuta per la fluidità e musicalità e per le sue evocative performance, la sua formazione nella danzaKuchipudi e Bharatanatyam sono la base da cui sviluppa un linguaggio espressivo contemporaneo. Nel 2009 con la sua creazione “Uruvam” vince il Robert Bosch Young Choreographer’s Award e nel 2013 con “Trikonanga” si aggiudica il Public’s Fist Choice Award all’International Solo Tanz-Theater festival di Stoccarda.
Attualmente è Rehearsal Director all’Attakkalari centre for Movement Arts di Bangalore, dove lavora anche come coreografa, danzatrice e insegnante.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 2017 con Trikonanga