Europa a domicilio

Europa a domicilio è un’azione partecipativa sulla nostra comune appartenenza europea. Cos’è davvero l’Europa? Una frontiera geografica, un’identità culturale o un patto tra stati? Per molti, si tratta soprattutto di un’idea incerta e in continua trasformazione. Rimini Protokoll oppone all’astrazione del  concetto di Europa la concretezza della  relazione che si può instaurare tra  sconosciuti invitati a condividere lo spazio ristretto e personale di un  appartamento. 15 persone alla volta diventano parte attiva di uno spettacolo da camera che intreccia storie personali ai meccanismi politici europei.

Quanta Europa c’è in ognuno di noi? Europa a domicilio può essere ospitato a casa di chiunque lo desideri. Ogni spettacolo ha luogo in un’abitazione diversa e viaggia attraverso centinaia di appartamenti per tutta l’Europa, creando una rete che invece di crescere da un centro si muove da porta a porta per tutto il continente.

Ideazione e direzione: Helgard Haug, Stefan Kaegi e Daniel Wetzel (Rimini Protokoll) | Drammaturgia: Katja Hagedorn | Collaborazione artistica tour: Cornelius Puschke | Interaction design: Hans Leser e Grit Schuster | Set: Belle Santos e Lena Mody | Manager di produzione: Juliane Männel  e Anna Florin | Direzione tecnica: Sven Nichterlein| Website design: Tawan Arun e Ralph Gowers |
Website editing: Cornelius Puschke | MC Ancona: Lorenzo Sequi | Front of House Ancona: | Tecnico Ancona: Federico Occhiodoro
Co-produzione Home Visit Europe: Archa Theatre Prague (CZ), BIT Teatergarasjen/Bergen International Festival (NO), Frascati Teater Amsterdam (NL), HAU Hebbel am Ufer Berlin (D), Kaaitheater Brussels | (BE), LIFT London (GB), Malta Festival Poznan (PL), Mungo Park (DK), Sort/Hvid (DK), Teater Nordkraft (DK), Théâtre de la Commune Aubervilliers (FR), Théâtre | Commissione/co-produzione: House On Fire Project, con il supporto di Culture Programme of the European Union | Il progetto è supportato da: Capital Culture Fund Berlin
Europa a domicilio (versione italiana) è una co-produzione: Rimini Apparat, Marche Teatro, Pergine Spettacolo Aperto

Rimini ProtokollFestival 2016

Rimini Protokoll

Rimini Protokoll è un collettivo di tre registi tedeschi il cui teatro è basato su una radicale mescolanza di frammenti di realtà con elementi di finzione. I loro attori sono sempre figure prese dalla vita, protagonisti di vicende particolari esposte al pubblico nella loro nuda verità, senza artifici o mediazioni metaforiche mettendo in scena un’ipotesi assai attuale di teatro politico.

Partecipano a Inteatro Festival nell’edizione del 2016 con Europa a domicilio

Jaguar

La coreografa di Capo Verde Marlene Monteiro Freitas ha una particolare predilezione per la metamorfosi, la deformazione, l’ibridismo. I suoi lavori sono inclassificabili e giocosi. “Dietro alla dimensione carnevalesca dei miei lavori, c’è sicuramente il desiderio di trasgredire i limiti dell’esteticamente corretto, di tentare nuove vie”. Per Jaguar, le sue fonti d’ispirazione eteroclite vanno dal gruppo di artisti espressionisti tedeschi Il Cavaliere Azzurro all’artista svizzero di art brut Adolf Wölfli, passando per il personaggio del carnevale capo verdiano Mandinga e le fiabe di Hoffmann. Jaguar è allo stesso tempo uno spettacolo di danza e un teatro delle manipolazioni dove gli interpreti sono delle marionette che si abbandonano nelle mani degli altri. Lavorando più sulle emozioni che sul senso, Marlene Monteiro Freitas dà forma alle parole, a immagini e gesti che rivelano l’inesprimibile.

Coreografia: Marlene Monteiro Freitas con la collaborazione di Andreas Merk | Con: Marlene Monteiro Freitas e Andreas Merk | Luce e spazio: Yannick Fouassier | Oggetti di scena: João Francisco Figueira, Miguel Figueira | Suono: Tiago Cerqueira | Ricerca: João Francisco Figueira, Marlene Monteiro Freitas | Un ringraziamento speciale a: Betty Tchomanga, Avelino Chantre
Produzione: P.OR.K (Lisbona, PT) | Distribuzione: Key Performance (Stoccolma, SE)
Co-produzione | Zodiak – Center for New Dance (Helsinki, FI), CDC Toulouse/Midi-Pyrénées (Tolosa, FR), Alkantara (Lisbona, PT), HAU Hebbel am Ufer (Berlino, DE), MDT (Stoccolma, SE) nell’ambito di [DNA] Departures and Arrivals, co-finanziato da Creative Europe program of the European Union; Teatro Municipal do Porto Rivoli (Porto, PT); Arsenic (Losanna, CH); Maria Matos Teatro Municipal (Lisbona, PT); O Espaço do Tempo (Montemor-o-novo, PT); Les Spectacles Vivants – Centre Pompidou (Parigi, FR); Espaces Pluriels (Pau, FR); Tandem scène nationale (Douai-Arras, FR); A-CDC [Art Danse – CDC Dijon Bourgogne (FR), La Briqueterie – CDC du Val-de-Marne (FR), Le Cuvier – CDC d’Aquitaine (FR), L’échangeur – CDC Picardie (FR), Le Gymnase – CDC Roubaix – Nord Pas de Calais (FR), Le Pacifique – CDC Grenoble (FR), CDC Atelier de Paris-Carolyn Carlson (FR), Pôle Sud – CDC Strasbourg (FR), CDC Toulouse/Midi-Pyrénées (FR), CDC Uzès danse (FR)] | Supporto di residenza: STUK (Leuven, BE); Tanzhaus Zurich (Zurigo, CH) | Con il supporto di: Trafó (Budapest, HU); ACCCA – Companhia Clara Andermatt (Lisbona, PT), Paulo Soares/Peopleware (Lisbona, PT)

 

Marlene Monteiro FreitasFestival 2016

Marlene Monteiro Freitas

Marlene Monteiro Freitas nasce a Capo Verde dove è stata membro e co-fondatrice del gruppo di danzatori Compass e ha collaborato con il musicista Vasco Martins. Dopo i suoi studi di danza presso P.A.R.T.S. (Bruxelles) e la Fundação Calouste Gulbenkian a Lisbona, sviluppa un progetto di danza con la comunità di Cova de Moura. Lavora regolarmente con, tra gli altri, Emmanuelle Huynn, Loïc Touzé, Tânia Carvalho, Boris Charmatz.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 2016 con Jaguar

Pesadilla

Pesadilla è uno spettacolo di movimento che esce dagli schemi, in cui la danza contemporanea è utilizzata insieme a poetiche proprie del circo contemporaneo, del teatro fisico e della comicità clownesca. Rotolate, scivolate, risalite in arco, dissociazione, cadute, linee, densità, tensione, forme, acrobazie, arresti istantanei, sospensioni, animalità feroce e divertente, gesto, equilibrio, immobilità… Lo spettacolo racconta con affilata e grottesca ironia l’imbruttimento esistenziale di una società che si barcamena sul filo dell’isteria. In un limbo sospeso tra insonnia, sonnambulismo e narcolessia, Pesadilla ricalca le storture della vita moderna tratteggiando con un linguaggio metaforico gli stress e le fatiche esistenziali procurate da deformità quotidiane, impertinenze tecnologiche e frenesie urbane.

Direzione e coreografia: Piergiorgio Milano | Con: Piergiorgio Milano, Nicola Cisternino | Collaborazione alla scrittura coreografica: Nicola Cisternino | Collaborazione alla Drammaturgia: Elsa Dourdet/Florent Hamon | Disegno Luci: Simone Fini | Creazione Sonora: Florent Hamon | Tecnica audio e luci : Luca Carbone | Produzione e diffusione: Estelle Saintagne | Produzione: Fondazione musica per Roma | Co-produzione: Festival Torino Danza, Les Halles Du Schaerbeek (Bruxelles) | Produzione esecutiva: Teatro della Caduta (Torino) | Con il sostegno di: ERT- Fondazione Emilia Romagna Teatro, Le Prato  Pôle National des arts du Cirque Lille (Francia), Progetto Corpi eVisioni Teatro Asioli di Correggio, Espace Périphérique Parc du la Villette (Paris), Fondazione Piemonte dal Vivo, Flic scuola di Circo di Torino, Kilowatt Festival San Sepolcro, Anghiari dance Hub Anghiari, Centre international de création des arts du Cirque Espace Catastrophe (Bruxelles), Le Garage 29 (Bruxelles).

Piergiorgio MilanoFestival 2016

Piergiorgio Milano

Piergiorgio Milano, coreografo e performer, si è formato tra l’Olanda, la Francia e la Scuola di circo Flic di Torino. Dal 2007, è fondatore e coreografo del collettivo di danza e circo 320 Chili. Il suo lavoro esplora i limiti tra danza, teatro e circo e indaga con ironia le prassi della quotidianità.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2016 con Pesadilla

Verein zur Aufhebung des Notwendigen_A cento guerre per la pace nel mondo

Una cena che parla di democrazia. Non tanto in quanto strumento istituzionale per organizzare le masse, ma come entità di cui ci si può appropriare nel quotidiano. Cos’è la democrazia, infine, se non la realizzazione di desideri individuali e collettivi? Se un pasto è soprattutto un momento conviviale, allo stesso tempo raggruppa le nostre convinzioni più personali: esistenziali, etiche, estetiche, economiche, sociali, rituali o religiose. Un pasto è una scenografia ideale per un faccia a faccia politico. Trasformiamo la nostra cucina in arena da combattimento!
Durante questo spettacolo, tutti i partecipanti formano, secondo modalità diverse, una comunità provvisoria, alla quale Christophe Meierhans ha dato il nome quasi intraducibile di ‘Verein zur Aufhebung des Notwendigen’: l’associazione per la soppressione, l’eliminazione, la conservazione ma anche la trascendenza della necessità dell’indispensabile. Ogni spettatore ha un ruolo in questa comunità temporanea, ma il tutto avviene sotto una responsabilità condivisa. Si dice che si è quello che si mangia. Questa volta, si mangerà quello che si è, e nessuno può prevederne il sapore.

Concept e direzione: Christophe Meierhans | Ispirato da un’idea originale di: Verein zur Aufhebung des Notwen­digen e.V, con un ringraziamento a R. Komarnicki | Drammaturgia: Bart Capelle | Scenografia e co-ideazione: Holger Lindmüller, Michael Carstens | Video: Luca Mattei | Produzione: Hiros | Co-produzione: Kaaitheater, Vooruit, BIT theatergarasjen, BUDA, Nouveau Théâtre de Montreuil, Vaba Lava | Con il supporto di: The Flemish Government, Kunstenwerkplaats Pianofabriek  | Commissione/co-produzione: House On Fire Project, con il supporto di Culture Programme of the European Union.

Christophe MeierhansFestival 2016

Christophe Meierhans

Christophe Meierhans lavora nel campo della performance e dell’arte pubblica e relazionale, dell’installazione, suono, musica e video. Il suo lavoro si concentra sullo sviluppo di strategie d’intervento nel quotidiano attraverso la manipolazione delle convenzioni sociali e delle abitudini condivise.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 2016 con Veiren zur Aufhebung des Notwendigen_A cento guerre per la pace nel mondo

Casual Bystanders

Causal Bystanders è la tappa finale di un ciclo di azioni performative riferite a contesti della sfera pubblica. Il progetto è pensato come indagine sui concetti di percezione del reale partendo dall’osservazione e dall’acquisizione di dati fisici e storici di una collettività. I formati linguistici che lo generano sono aggiornabili di volta in volta. Tutte le performance si basano su un processo di archiviazione e rielaborazione di frammenti motori e gestuali di passanti occasionali, còlti nell’attraversamento di spazi pubblici, urbani e non.

Ideazione, coreografia e regia: Salvo Lombardo\ Con: Lucia Cammalleri, Daria Greco, Salvo Lombardo | Su musica di: Luc Ferrari | Sovrapposizioni sonore: Salvo Lombardo | Disegno del suono: Fabrizio Alviti | Disegno luci e video: Luca Brinchi e Maria Elena Fusacchia | Foto di scena: Stefano Ridolfi, Spence Siss, Andrea Settanni, Michele Leccese | Co-produzione: Fabbrica Europa, CapoTrave/Kilowatt, Progetto Goldstein, Pierfrancesco Pisani |
Con il sostegno di: Anghiari Dance Hub; Inteatro Festival Polverigi; CID Cantieri/Oriente Occidente_Rovereto; DiD Studio/Danae Festival_Milano; Teatro Spazio Electa/ACS Abruzzo_Teramo; Villaggio d’Artista_Verbania; Verdecoprente Residenze_Umbria; Centro di Palmetta_Terni; [Non] Museo_Cesena | Distribuzione: Elena Lamberti per Karamazov Associati

Salvo LombardoFestival 2016

Salvo Lombardo

Salvo Lombardo, performer, coreografo e regista. Negli anni ha approfondito gli interstizi tra la danza, il teatro e le arti visive. È impegnato nella realizzazione di manufatti in ambito performativo e artistico assieme al suo gruppo di lavoro Chiasma, riconosciuto dal MIBAC come Organismo di Produzione della Danza “Under 35”. Fino al 2015 è stato cofondatore e regista di Clinica Mammut. Nel 2015-2016 è stato coreografo residente ad Anghiari Dance Hub dove ha creato Casual Bystanders. Nel 2017 è coreografo ospite presso la compagnia Aura Dance Theatre di Kaunas (LIT) per la quale crea la performance Twister in co-produzione con il Festival Fabbrica Europa ed inizia la sua collaborazione in qualità di artista associato, per il biennio 2017-2018, con il Festival Oriente Occidente per cui realizza la performance Present continuous e la video installazione Reappearances concepita per il Museo MART di Rovereto con il coinvolgimento della comunità locale. Nel 2018 vince il bando di Residenze coreografiche Lavanderia a Vapore 3.0 di Piemonte dal Vivo e lavora al progetto L’esemplare capovolto che prevede la realizzazione di un ciclo di azioni performative, installazioni, conferenze, workshop e la creazione dello spettacolo Excelsior in coproduzione, tra gli altri, con il Théâtre National de Chaillot di Parigi e il Romaeuropa Festival.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 2016 con Casual bystanders, del 2019 con Outdoor dance floor e del 2022 con Let my body be!