West End

La tenace relazione tra l’Occidente e il declino impone la scelta di uno sguardo. Il nostro non può essere drammatico tout court, perché ha le cadenze del tip tap. Attraverso il suo ritmo e la sua leggerezza questa performance vuole onorare le ceneri e la rinascita, percorrendo una traiettoria di citazioni, affrontando le inevitabili domande del perché ci sentiamo occidentali e  facendo i conti con quest’aria di sconfitta che spira dalle nostre parti.
Ci sono dei semi ai quali saremmo disposti a dare un seguito, e su quali possibilità di rinascita daremmo prova del nostro coraggio? Sì, se qualcuno ce lo chiedesse, proprio oggi che non sembriamo più equipaggiati per puntare alla pienezza e alla gioia…

di Chiara Frigo
con Amy Bell
drammaturgia Riccardo de Torrebruna
luci Moritz Zavan Stoeckle
suono Mauro Casappa
coproduzione Act Your Age, Zebra Cultural Zoo, Carrozzerie N.O.T. Roma
con il sostegno di CSC Bassano, Nederlandse Dansdagen – Maastricht, Dance House Lemesos – Cyprus, D.ID Dance Identity -Austria, Inteatro Festival Polverigi, Teatro Fondamenta Nuove, Carrozzerie N.O.T – Roma

Chiara FrigoFestival 2015

Chiara Frigo

Chiara Frigo coreografa e performer, sviluppa il proprio interesse artistico nell’ambito della danza contemporanea e della performing art. Laureata in biologia molecolare, nel 2006 la sua prima creazione Corpo in DoppiaElica vince il terzo premio al Festival Choreographers Miniatures di Belgrado. Takeya vince il premio GD’A Veneto ed è selezionato all’interno di Anticorpi XL e del network europeo Aerowaves. Takeya viene presentato in più di 50 città. Nel 2009 è invitata a partecipare a Choreoroam, un progetto di ricerca coreografica sostenuto da Operaestate Festival Veneto, The Place (UK), Dansateliers (NL), Dansescenen (DK), Paso a 2-Certamen Coreográfico de Madrid (ES), Dance Week Festival (HR). Dal 2010 è impegnata in progetti internazionali nati da collaborazioni tra Operaestate Festival Veneto, SNDO di Amsterdam, Circuit Est di Montreal, Dance Center di Vancouver e il Creative Forum di Alessandria d’Egitto. Suite-Hope vince il bando Residences 2011 de La Caldera (Barcellona) ed è uno dei cinque lavori scelti per rappresentare l’Italia al Fringe Festival di Edimburgo 2012. When We Were Old, una collaborazione internazionale con il coreografo canadese Emmanuel Jouthe, debutta al Festival Tangente di Montreal e presenta la prima europea a Romaeuropa Festival DNA. Ha creato West End e Ballroom all’interno del progetto europeo Act Your e nel 2017 crea una coreografia per il Balletto di Roma, Stormy, ispirata al tema delle migrazioni. Nello stesso anno inizia a lavorare al suo nuovo solo, Himalaya_drumming, un lavoro che inaugura un periodo di ricerca sui temi della spiritualità nell’arte, ed è vincitore del bando Acasa, progetto di Residenze a cura di Scenario Pubblico (Catania), del bando Citofonare Pim Off (Milano) e del bando per le residenze del Dance Base di Edimburgo (UK).

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 2010 con NONSOSTARE, nel 2012 con Suite-Hope, nel 2014 con Ballroom, nel 2015 con West End e del 2019 con Himalaya drumming

Turning

Nel 2014 Alessandro Sciarroni viene invitato a far parte di “Migrant Bodies”: un progetto europeo che si articola tra l’Europa e il Canada e che si concentra sul concetto di “migrazione” in senso ampio. Per l’occasione gli viene chiesto di produrre un breve assolo a partire dal tema del progetto. Lavorando sul termine inglese turning inteso come girarecambiareevolvere, l’artista decide di intraprendere una nuova ricerca testando su di se una nuova pratica: quella del proprio corpo che ruota intorno al suo stesso asse per un tempo determinato.
invenzione Alessandro Sciarroni
con Alessandro Sciarroni
sviluppo, promozione, consiglio Lisa Gilardino
amministrazione, produzione esecutiva Chiara Fava
sviluppato come parte del progetto Migrant Bodies al Centro per la Scena Contemporanea Bassano del Grappa (Italy), La Briqueterie – Centre de Développement Chorégraphique du Val de Marne (France), Circuit-Est (Quebéc), The Dance Centre (British Columbia) e HIPP The Croatian Institute for Dance and Movement (Croatia) e sostenuto dal Programma Cultura 2007-13 dell’Unione Europea
con il sostegno di MARCHE TEATRO Teatro di Rilevante interesse Culturale
produzione esecutiva Corpoceleste _C.C.00#

Alessandro SciarroniFestival 2015

Joseph

In Joseph in scena c’è uomo, solo, di spalle al pubblico per l’intera durata della sua performance, mentre cerca la sua immagine in tutto ciò che il suo sguardo tocca. L’autore della performance prende in prestito il nome da colui che assume su di sé la paternità dell’uomo che nasconde il divino, ma non ci è dato sapere chi sia Joseph, ne dove sia. Non sappiamo se si tratti dell’uomo che vediamo in scena oppure di uno di quegli occhi sconosciuti capitati per caso all’interno del sistema rappresentativo. Il solo perde la sua connotazione di evento performato da un esecutore unico e si riempie di sguardi meravigliati, deformati, raddoppiati e amplificati, di corpi esposti e pronti all’esposizione, là fuori, chissà dove, dall’altra parte del mondo, ma nel medesimo istante. Fiat lux: come per il cilindro del prestigiatore, al quale si conferisca l’autorità di generare conigli bianchi.

invenzione Alessandro Sciarroni
con Marco D’Agostin
drammaturgia e studio dei processi prodigiosi Antonio Rinaldi
immagine del progetto Roberto Foddai
direttore di produzione Marta Morico
organizzazione Benedetta Morico
ufficio stampa Beatrice Giongo
amministrazione Luana Milani
cura del progetto, promozione Lisa Gilardino
produzione Marche Teatro – Teatro di Rilevante Interesse Culturale e Corpoceleste_C.C.00# – coproduzione Officina Concordia, Comune di San Benedetto del Tronto (AP) con il contributo di Centro per la Scena Contemporanea – Comune di Bassano del Grappa, Amat – Matilde: piattaforma regionale per la nuova scena marchigiana e Centrale Fies

Alessandro SciarroniFestival 2015

Alessandro Sciarroni

Alessandro Sciarroni è un artista italiano attivo nell’ambito delle performing arts con alle spalle diversi anni di formazione nel campo della arti visive e della ricerca teatrale. I suoi lavori sono presentati in festival di danza e teatro contemporanei, musei e gallerie d’arte, così come in spazi non convenzionali rispetto ai tradizionali luoghi di fruizione e prevedono il coinvolgimento di professionisti provenienti da diverse discipline.
le sue creazioni sono state presentate in 21 paesi europei, negli Stati Uniti, in Canada, in Brasile, in Uruguay e negli Emirati Arabi Uniti. Negli anni ha partecipato a  numerosi progetti europei e residenze di ricerca. Alessandro Sciarroni è sostenuto da APAP – Advancing Performing Arts project e i suoi spettacoli sono prodotti da Marche teatro in collaborazione con coproduttori internazionali come il Comune di Bassano del Grappa/Centro per la Scena Contemporanea, la Biennale de la danse/Maison de la Danse de Lyon, il Mercat de les Flors-Graner/Barcelona, Centrale Fies e l’Associazione Corpoceleste_C.C.00# della quale è direttore artistico.
È inoltre uno degli artisti del Progetto Matilde, piattaforma regionale per la nuova scena marchigiana. Nel 2015 Alessandro Sciarroni è stato nominato Coreografo Associato del Balletto di Roma.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2015 con Joseph e Turning  e del 2018 con Prisma

Ambra Senatore

Coreografa e performer attiva tra Italia e Francia, Ambra Senatore, dopo alcune esperienze di creazione collettiva, tra il 2004 e il 2008 è autrice di assoli che muovono dall’osservazione fisica di semplici eventi consueti giungendo alla scrittura di partiture coreografiche che spostano il punto di vista sulla realtà con una vena umoristica e surreale. Dal 2009 crea spettacoli di gruppo in cui fonde dinamiche di movimento danzate con elementi teatrali e pennellate di gesti consueti, esplorando la costruzione di una drammaturgia che passa attraverso le azioni e la presenza dei corpi. Nel suo lavoro, spesso colorato d’ironia, l’evocazione della realtà per frammenti si accompagna all’esplicita dichiarazione del gioco della finzione teatrale e all’interrogarsi continuo sulla natura della forma spettacolo.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 2010 con Non so fare magliee del 2015 con Mattoncini

Mattoncini

Non un unico spettacolo a serata intera, ma una serie di pezzi brevi autonomi.
Con la libertà creativa offerta dalla durata limitata di questi pezzi, Ambra Senatore gioca a scomporre e ricomporre coreograficamente il quotidiano e le relazioni, per offrire un discorso per frammenti sull’essere umano, a tratti surreale, che tocca il tragico e il comico, mettendo una lente d’ingrandimento sulla realtà per deviarne il senso, moltiplicarlo, come in un caleidoscopio della vita. “A ben vedere questo caleidoscopio non è poi così lontano dalle nostre serate tra amici e parenti”.

progetto di Ambra Senatore
con Caterina Basso, Claudia Catarzi, Elisa Ferrari, Ambra Senatore
produzione EDA / ALDES.
coproduzione Collectif Essonne Danse, Biennale du Val de Marne, Les 2 Scènes – Scène Nationale de Besançon

Ambra SenatoreFestival 2015

Funzioni

Effetto Larsen concentra la propria ricerca sui rapporti umani, partendo da molteplici spunti: dalla cultura induista ai trattati di psicologia, dal comportamento animale alle storie d’amore, applicati sia a spettacoli da palco che a performance urbane. Funzioni è il nuovo progetto della Compagnia: una riduzione dei rapporti amorosi ai suoi minimi termini, una ironica dissezione dei nostri meccanismi guidata dall’illusione di poterli comprendere.

di Matteo Lanfranchi

Effetto LarsenFestival 2015

Effetto Larsen

Effetto Larsen è una compagnia milanese fondata da Matteo Lanfranchi allo scopo di sviluppare un percorso autonomo e originale di ricerca tra i linguaggi performativi.
Il loro lavoro ha ottenuto premi e riconoscimenti anche a livello internazionale, come la Biennale Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo nel 2009 e il concorso GAI – Movin’Up 2008. In equilibrio tra teatro e performance, Effetto Larsen si muove tra palcoscenico e spazio pubblico. I progetti della compagnia sono stati presentati in Europa (Belgio, Finlandia, Repubblica Ceca, Francia e presto in Danimarca e Spagna).

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2015 con Funzioni

Dismisura ovvero j’ai pas d’autre choix

L’esagerazione come limite, un luogo fisico e mentale in cui si possa andare all’eccesso di un linguaggio che permetta poi di scendere nell’essenziale del gesto, del movimento e dell’azione.
L’iperbole della dismisura come un atteggiamento più fisico che mentale, in cui il gesto si esaspera e l’azione si reitera fino alla sua estrema estensione, per poter arrivare a una sorta di Big Ben in cui l’uomo, “denudato” del suo esagerato comportamento, riprenda possesso della semplicità della concretezza senza orpelli o aggiunte esterne.

idea, coreografia e performance Antonio Montanile
disegno luci Danila Blasi
regia del suono Flavia Massimo
scenografia Edoardo Gaudieri
produzione GRUPPO e-MOTION con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Abruzzo, della Provincia e del Comune dell’Aquila
con il sostegno di AIEP Ariella Vidach, Milano, Workspace, Brussels, CND Paris, C.L.A.P. Brescia,  INTEATRO Polverigi, Accademia di Belle Arti dell’Aquila

Antonio MontanileFestival 2015