Incantadora. Cucina e memorie di una filibustiera

La casa volante dove si muove l’Incantadora è un luogo magico, un po’ gitano e un po’ stravagante. Un posto arredato con teli colorati, lampade vecchio stile, oggetti d’altri tempi che provengono da solai di nonne strampalate e poetesse.
Sui tavoli qualche candela profumata, spezie, cioccolata, frutta e verdura fresca, insieme a piccole caramelline e altri oggettini pescati in chissà in quale fiera, in chissà quale parte del mondo. Una sorta di bríc à brac, un ammasso di oggetti usati.
Gli ospiti vanno per ascoltare le storie della padrona di casa, i suoi racconti che si muovono tra l’appetito e l’amore, tra la cucina e il salotto: bocconi cucinati come fossero ingredienti e tratti dalla letteratura internazionale, amalgamati in gustose ricette, pezzi di storie serviti come portate tra lo svaporare dei sensi.
Sarà l’Incantadora a trasportare gli ospiti nel fascino di diverse culture, sotto un originale allestimento scenico: tra i profumi delle spezie, le ricette arzigogolate e il dipanarsi di biografie di donne staordinarie e passionarie. Spizzichi e bocconi verranno offerti al pubblico nel corso della serata: fiori, frutta, odori e sapori per evocare la magia di luoghi lontani. I brani sono liberamente tratti da Donne dagli occhi grandi di Angeles Mastreta, La cuoca di Buenaventura Durruti di Anonimo, Dolce come il cioccolato di Laura Esquível, La cucina di Bahía di Jorge Amado.

un progetto di TEATRO DOMESTICO
di e con Roberta Biagiarelli nel ruolo di Incantadora
e con Lucia Biagiarelli nel ruolo di Dora
regia: Sandro Fabiani
scenografia: Lucio Diana
decorazioni: Claudia Losi
collaborazione di AttrazioniBiagiarelli
cuoco: Davide Berchiatti – catering chef-toi
suggestioni luminose: Giovanni Garbo
coproduzione: Inteatrofestival e Babelia&C.

 

Roberta BiagiarelliFestival 2007